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APPLE: Le vendite di iPhone continuano a diminuire, ma crescono i servizi

7 mag 2019 | 2 Minuti di lettura
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Dopo il primo trimestre fiscale deludente Apple ha riportato i nuovi risultati relativi al secondo trimestre dell‘anno. I numeri sono leggermente superiori rispetto alle stime, ma comunque inferiori se paragonati a quelli dello stesso periodo dell‘anno scorso.

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Titolo inserito in un canale ascendente

Nel secondo trimestre fiscale terminato lo scorso 30 marzo gli utili di Apple sono diminuiti del 16% a 11,56 miliardi di dollari* mentre i ricavi sono scesi del 5% a 58,02 miliardi*. Le vendite di iPhone, che valgono il 54%* del fatturato del gruppo di Cupertino, sono diminuite del 17% a circa 31 miliardi* nei tre mesi, in parte penalizzate dal mercato cinese. La frenata dei melafonini è stata in parte compensata dal balzo del 16%* del fatturato dei servizi, a partire dalla vendita di app e dalle sottoscrizioni per la musica in streaming, che ha raggiunto quota 11,45 miliardi di dollari* nel periodo. Apple ha inoltre annunciato che aggiungerà altri 75 miliardi di dollari* al piano di buyback in corso e aumenterà il dividendo del 5% a 77 centesimi per azione*. Rivista la guidance tra 52,2 miliardi e 54,5 miliardi di dollari* di ricavi per il trimestre che si chiude al 30 giugno, al di sopra di 1,5 miliardi* rispetto alle stime. Tra gli analisti inizia a serpeggiare un minore ottimismo circa le prospettive per Apple. I giudizi buy, tra i 46 analisti tracciati da Bloomberg, sono 22 e pari al 47,8%* (21 hanno rating hold e 3 sell). Si tratta della percentuale più bassa da quando Bloomberg monitora il sentiment degli analisti (ottobre 2010). Un anno fa era il 60%* a dire buy su Apple e nel 2010 era oltre il 95%*. Il target price medio a 12 mesi è pari a 215,17 dollari*, che implica un potenziale rendimento del 2,9%* rispetto alle quotazioni attuali.

*Fonte dati: Bloomberg Finance L.P.

ANALISI TECNICA

APPLE 5Y WEEKLY

Il quadro grafico di Apple è in forte miglioramento. Il titolo ha sofferto molto in Borsa nei mesi finali del 2018 per poi riprendersi in questi primi mesi del 2019 (+34%* la performance da inizio anno). Tale recupero è inserito in un canale rialzista di medio periodo, ottenuto congiungendo i minimi del 3 gennaio e 8 marzo 2019 con i massimi del 6 febbraio e 22 marzo 2019. Lo scorso 17 aprile Apple ha dato una grande prova di forza riuscendo a rompere la resistenza statica a 200 dollari* per poi effettuare il pull back grazie al +4,7%* messo a segno dal titolo nella seduta seguente (1° maggio) all’annuncio dei conti trimestrali. Un movimento accompagnato da forti volumi. Ora Apple ha tutte le carte in regola per richiudere il gap ribassista del 1° novembre 2018 a 216,81 dollari* per poi tentare di superare la parte alta del canale (in area 225 dollari*). Per un primo segnale ribassista, invece, bisognerà attendere la rottura dei 200 dollari*, con possibili discese verso la media mobile a 200 periodi e 185 dollari*.

APPLE 1Y DAILY
ULTIMO PREZZO MEDIA MOBILE 5 GIORNI  MEDIA MOBILE 50 GIORNI  RSI 14 GIORNI  VAR. % 5 ANNI
208,03 207,34 191,22 70,43 145,86
 

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