ARGENTO: Gold Silver ratio elevato rende l’argento interessante

L’argento ha due funzioni, metallo prezioso e industriale. Questa materia prima infatti ha notevoli impieghi industriali. Lo troviamo in tutti gli apparati elettrici e cellulari, viene anche impiegato nei pannelli solari e nella purificazione di acqua e alimenti. È anche un catalizzatore di processi chimici. Questo fa sì che la domanda sia consistente, mentre l’offerta è in deficit. Infatti sono 5 anni, dal 2013, che l’offerta è stata inferiore alla domanda. Per meglio comprendere le dinamiche tra domanda e offerta è bene tenere a mente la differenza tra offerta e produzione. La prima tiene conto anche del riciclo di prodotti fatti con l’argento. La produzione mineraria infatti è stata in diminuzione in questi anni. L’estrazione negli ultimi 3 anni è passata da 895 milioni di once* del 2015 a 852 milioni* del 2017. Se si considera anche il riciclo nel 2015 eravamo a 1.044 milioni di once* e nel 2017 a 992 milioni (-5%)*. Anche la domanda nello stesso periodo però è calata, passando dai 1.165 milioni di once* a 1.017 milioni (-12,7%)*. Questo spiega perché, nonostante l’offerta sia in deficit, il prezzo dell’argento non sia schizzato verso l’alto. Di questa domanda, il 59% è industriale*, segue la gioielleria per il 20%*, 6% di argenteria* e 15% di lingotti* e monete. Altro elemento importante da monitorare quando si investe sull’argento è il gold/silver ratio. Attualmente siamo poco sotto le 80 volte (valore molto alto). Considerando che mediamente il ratio sta sotto 50, i valori attuali rendono appetibile il prezioso. Infine ricordiamo che questo metallo ha una volatilità molto importante, dunque è una commodity da lavorare sempre con molta cautela. Visto il livello elevato del ratio, l’argento potrebbe dimostrarsi un valido strumento di diversificazione.

*Fonte dati: Bloomberg Finance L.P.

ANALISI TECNICA

Da un punto di vista tecnico si nota che l’argento ha recentemente rotto la trend line rialzista di lungo periodo, descritta dai minimi di dicembre 2015 e gennaio 2016 e confermata poi due volte nel 2017, a luglio e dicembre. Un segnale dunque non incoraggiante e che sembra voler riportare velocemente il prezioso verso un supporto statico molto importante collocato in area 15,6 dollari*. Per i corsi è dunque fondamentale la tenuta di tale livello, il cui break aprirebbe le porte ad ulteriori ribassi verso i 14 dollari*. Al rialzo invece si può tentare o il rimbalzo sul supporto citato oppure per un approccio più cauto. In tal caso meglio attendere il ritorno dei prezzi dell’argento al di sopra dei 16,13 dollari*, con resistenza prima la ex trend line rialzista su citata e successivamente quella ribassista, descritta dai massimi del luglio 2016 e giugno 2018.