Coinbase: quali scenari dopo il successo della quotazione?

Lo scorso 14 aprile il più grande exchange statunitense, Coinbase, si è quotato a Wall Street. Dopo la prima seduta di contrattazioni, la società ha raggiunto una valutazione di 85 miliardi di dollari, 8 miliardi in più rispetto a quanto è stata stimata in un round di finanziamenti nel 2018, diventando una delle 150 aziende pubbliche più valutate negli Stati Uniti. Oltre al Bitcoin, l’azienda permette di negoziare altre 50 criptovalute e, come si potrà immaginare, gran parte del suo fatturato deriva dall’andamento del mercato delle monete virtuali, in particolare Bitcoin ed Ethereum. Nel 2020, il 96% dei ricavi netti del gruppo sono derivati dalle commissioni di negoziazione. Si può quindi affermare che la società trae grandi benefici quando l’euforia nelle valute virtuali è alta, come nel periodo attuale. Coinbase ha infatti comunicato che per il primo trimestre 2021 si attende utili tra 730 e 800 milioni di dollari, più del doppio rispetto al 2020. In un anno negativo per il Bitcoin come il 2019, la società ha invece perso 30 milioni di dollari. La compagnia comunque deve affrontare diversi problemi oltre all’estrema volatilità del comparto criptovalutario, in primis le commissioni che sono più alte di diversi competitor.

Questo potrebbe essere un problema se si pensa al fatto che in America molte compagnie di brokeraggio tradizionali hanno tagliato a zero gli oneri di transazione per i propri clienti. Nel futuro quindi Coinbase si troverà costretta a diversificare. Alcuni analisti notano come in questo senso un ruolo importante potrebbe averlo la recente acquisizione di Bison Trails, una start-up che si occupa della blockchain e che potrebbe portare la neo quotata al NASDAQ a diventare un hub per gli sviluppatori che desiderano creare applicazioni. Essendo il primo exchange di dimensioni così importanti che si quota, si potrebbe fare un parallelismo con altre aziende pioniere di settori diversi, come ad esempio Tesla per le auto elettriche. Molti investitori istituzionali stanno aumentando la loro fiducia nelle valute digitali, tanto che nei primi due giorni di contrattazioni i fondi Ark di Cathie Wood hanno accumulato 352 milioni di dollari in azioni della società. Oltre a questo, anche grazie alla pandemia il grado di accettazione dei consumatori nelle nuove tecnologie è aumentato, così come la regolamentazione del comparto, dando ulteriore fiducia alle monete digitali.

*Fonte dati: comunicazioni societarie

ANALISI TECNICA

Osservando il grafico a 30 minuti delle azioni Coinbase si evidenzia come dopo un ritracciamento dai massimi in area 430 dollari i prezzi abbiano iniziato a creare un trading range compreso tra i 320 dollari e i 350 dollari. Sono quindi due le possibili evoluzioni che il grafico della neo quotata a Wall Street potrà avere: il primo implica una rottura dei 350 dollari con obiettivo minimo a 380 dollari, calcolato proiettando verso l’alto l’ampiezza della lateralizzazione. Il secondo scenario prevede invece un breakout del supporto a 320 dollari e una discesa verso l’area compresa tra i 290 dollari e la soglia psicologica dei 300 dollari. In quest’ultimo caso l’attuale congestione sarebbe considerata come un periodo di pausa per una prima tendenza ribassista da parte dei corsi.