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ENEL: Tenta il riscatto in Borsa dopo un inizio d’anno debole

20 feb 2018 | 2 Minuti di lettura
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Non è stato un inizio d’anno entusiasmante quello di Enel. Il colosso dell’elettricità italiano infatti, dopo il massimo 2017 raggiunto l’8 dicembre a 5,58 euro, ha avvitato una profonda correzione. Un calo cumulato del 17% dovuto non tanto ai fondamentali della società, quanto ad una congiuntura avversa alle utilities.

Risultati 2017 in crescita e sopra attese

Per le utilities che hanno indebitamento molto alto l’aumento del rendimento del risk free comporta un incremento del costo del debito importante, dunque degli oneri finanziari, con effetto negativo in termine di utile futuro. Non solo, perché società a beta basso come le utilities, subiscono un incremento del costo dell’equity maggiore delle altre società, con effetto diretto sulle valutazioni degli analisti. I buoni risultati 2017, pubblicati giovedì 14 febbraio, hanno dunque permesso al titolo di invertire direzione. I ricavi del gruppo ammontano a 74,7 miliardi*, in aumento del 5,8% a/a e sopra le attese degli analisti ferme a 73,7 miliardi*. Anche l’Ebitda ordinario ha fissato un progresso del 2,6% a 15,6 miliardi*, battendo il consensus. Infine, l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2017 si fissa a 37,4 miliardi*, sostanzialmente stabile sui valori dell’anno precedente. Confermati i target di piano per il 2018. Di 26 analisti che seguono la società, il 73% è buy e il restante è neutrale*. Sui multipli Enel rimane sostanzialmente allineata ai competitors sia in termini di Ev/Ebitda che di P/E*. Il dividend yield stimato per quest’anno ammonta al 4,7%, contro il 5% dei peer*.

*Fonte dati:

Bloomberg Finance L.P.

ANALISI TECNICA

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Fase tecnica delicata per Enel. Il titolo, dopo aver fatto segnare i massimi 2017, ha infatti avviato una forte correzione che ha riportato i corsi a 4,61 euro*. Minimo non molto distante dal ritracciamento del 50% di Fibonacci, costruito tra il minimo del novembre 2016 e il su citato massimo. I corsi poi, beneficiando dei solidi risultati trimestrali, hanno avviato un rimbalzo che ha riportato Enel in prossimità del gap down creato il 6 febbraio. Importante per migliorare il quadro tecnico del titolo, ancora debole, sarebbe il superamento della resistenza statica dei 5 euro. In tal caso le prime resistenze importanti sarebbero collocate a 5,1 e 5,23 euro. Su quest’ultimo livello i corsi incontrerebbero anche la resistenza della ex trend line rialzista di lungo corso. La rottura di tale livello probabilmente riporterebbe il titolo al test dei massimi 2017. Se invece i corsi dovessero tornare al di sotto del 38,2% di Fibonacci (4,8 euro), potrebbero ripartire le pressioni ribassiste con primi supporti a 4,57 e 4,33 euro (rispettivamente il ritracciamento del 50% e 61,8% di Fibonacci).

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