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ENI: Dopo i conti del trimestre gli analisti confermano il buy

21 ago 2018 | 2 Minuti di lettura
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Rimane tonico il titolo ENI che da inizio anno ha guadagnato oltre il 16% sovraperformando il FTSE MIB di oltre il 20% e l’Euro Stoxx Oil&Gas circa del 3,5%.

Rimane tonico il titolo ENI che da inizio anno ha guadagnato oltre il 16%* sovraperformando il FTSE MIB di oltre il 20%* e l’Euro Stoxx Oil&Gas circa del 3,5%*.

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Importante il break dei 16,8 euro

Un risultato sicuramente legato al forte balzo del petrolio che ha caratterizzato il primo semestre del 2018. Basti pensare che nei primi 6 mesi di quest’anno il Brent (future) si è mantenuto su una media di 71 dollari* al barile, contro i 52,7 dollari* del pari periodo dello scorso anno (+36%* a/a). E sicuramente ENI mostra una buona correlazione con il petrolio che dunque rimane uno dei principali market mover per il titolo. Ma non solo perché il management del gruppo gode della fiducia degli analisti che infatti, dopo i risultati del secondo trimestre, hanno confermato il buy. Infatti da inizio anno è aumentato il numero di analisti che consiglia di acquistare il titolo. Di 32 esperti che seguono ENI (fonte: Bloomberg), 22 sono buy e 8 neutral. Solo 2 consigliano di vendere. Il target price medio è di 18,46 euro*, con un rendimento potenziale di oltre il 14 %*. I risultati del secondo trimestre infatti sono stati positivi nel complesso con ebit adjusted a 2,56 miliardi*, in linea con le attese del mercato ma in forte progresso a/a (+152%). L’utile netto adjusted a 767 milioni è stato sotto le attese degli analisti, ma comunque in crescita del 66%*. L’indebitamento finanziario netto prosegue nella sua discesa portandosi al di sotto di 10 miliardi*. “Il livello più basso registrato negli ultimi 11 anni”, come ha indicato Claudio Descalzi, Ad di Eni. Bene la produzione che conferma e supera i tassi di crescita attesi dal Piano industriale. L’output infatti cresce del 5%, passando da 1,77 a 1,86 milioni di barili al giorno. Interessante notare inoltre che sui multipli asset side, come l’Ev/Ebitda, il titolo rimane a forte sconto sui peer sia per il 2018 che per il 2019.

*Fonte dati: Bloomberg Finance L.P.

ANALISI TECNICA

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Da un punto di vista tecnico ENI rimane in una fase rialzista, anche se sul finire della scorsa settimana il titolo ha rotto la trend line ascendente di medio periodo, disegnata sui minimi del 5 marzo e 29 maggio. Un break però che appare poco convinto sia in termini di volumi che volatilità e che dunque necessita di conferma col superamento al ribasso dei 15,72 euro*. In tal caso probabile una fase di prosecuzione della correzione verso i 15,5 e 15 euro*, livello di supporto molto importante, il cui break darebbe un segnale di forte indebolimento del quadro grafico. I corsi per il momento rimangono dunque all’interno di un range di prezzo compreso tra tale trend line e il massimo Ytd in area 16,8 euro*. Al rialzo i prezzi dovranno superare lo scoglio dei 16,8 euro*, per mettere nel mirino i 17,66* e 18 euro*.

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