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FTSE MIB: Anno indigesto, pesa la sovraesposizione ai bancari

20 dic 2018 | 2 Minuti di lettura
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Non è stato un anno facile per il FTSE MIB e più in generale per i mercati azionari internazionali. Il risveglio della volatilità che ha colpito l’azionario si è mantenuto su livelli importanti per tutto il 2018. Il VIX mediamente si è attestato quest’anno a 16,3 punti, contro i 14 punti del periodo 2012-2017 (un balzo circa del 16%). Volatilità che ha colpito anche l’indice tricolore il quale si appresta a chiudere il 2018 con un calo di circa il 15%.

Non è stato un anno facile per il FTSE MIB e più in generale per i mercati azionari internazionali. Il risveglio della volatilità che ha colpito l’azionario si è mantenuto su livelli importanti per tutto il 2018. Il VIX mediamente si è attestato quest’anno a 16,3 punti*, contro i 14 punti* del periodo 2012-2017 (un balzo circa del 16%). Volatilità che ha colpito anche l’indice tricolore il quale si appresta a chiudere il 2018 con un calo di circa il 15%*.

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Indice ingabbiato in una fase laterale

Peggio in Europa solo il DAX e il BEL 20, entrambi con un calo YTD di oltre il 17%*. Le ragioni di queste performance negative sono ben note. Da una parte le preoccupazioni per le politiche meno accomodanti delle banche centrali e il rallentamento della crescita globale, dall’altra quelle più legate all'Italia. Ha pesato molto sui rendimenti dei Titoli di Stato italiani, e a cascata sull’inefficiente FTSE MIB, lo scontro tra Governo e Commissione Europea. Ricordiamo infatti che l’indice tricolore è sovraesposto ai titoli bancari e utility, molto sensibili all’andamento dello yield dei governativi italiani. La situazione però, proprio negli ultimi giorni, ha visto un importante punto di svolta con l’accordo tra le parti. L’Italia così ha evitato la procedura d’infrazione e i rendimenti dei Titoli di Stato decennali hanno consolidato al di sotto del 3%*. Quali sono state YTD le migliori e peggiori performance all’interno del paniere? La best performer è stata Campari, totalmente contro tendenza e con una crescita circa del 20%*. Bene anche Poste Italiane e Moncler, rispettivamente in rialzo di oltre il 12% e 7%*. In fondo al listino italiano troviamo invece Prysmian, che YTD cede circa il 35%*. Male anche STM e Azimut Holding, entrambi in calo circa del 35%*.

*Fonte dati: Bloomberg Finance L.P.

ANALISI TECNICA

FTSE MIB20 1Y

Da un punto di vista tecnico il FTSE MIB si appresta a chiudere il 2018 con una performance negativa. Dopo i primi quattro mesi dell’anno sopra i 22.000 punti*, il supporto è stato infranto, scatenando una forte correzione che ha riportato i prezzi fino al minimo YTD di 18.399 punti*. Il FTSE MIB ha intrapreso ora una fase laterale di breve periodo compresa tra il supporto statico dei 18.400 punti* e la resistenza statica collocata a 19.600 punti*. Gli operatori sono dunque in attesa di cogliere ulteriori spunti per intraprendere una direzione precisa. Questi sono dunque i due livelli da monitorare. Il break al rialzo con forti volumi dei 19.600 punti* darebbe un segnale di cambio qualitativo del mercato con rialzi verso 20.236 e 21.000 punti*. Al ribasso invece se il supporto dei 18.400 punti* non dovesse tenere, i primi supporti utili sono collocati a 18.000 e 17.800 punti*.

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ULTIMO PREZZO MEDIA MOBILE 5 GIORNI  MEDIA MOBILE 50 GIORNI  RSI 14 GIORNI  VAR. % 5 ANNI
18672,53 18847,96 19032,95 49,34 0,57
 

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