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FTSE MIB: Cambio di stagione in rosso per l’indice italiano

FOL
8 ott 2019 | 2 Minuti di lettura
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Giovedì 2 ottobre la volatilità ha investito il FTSE MIB che, con un rosso di oltre il 2,8%*, ha segnato la peggior seduta da inizio 2019.

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Si riaccende la volatilità sull'indice

Torna la volatilità sui mercati azionari internazionali. Lo si rileva molto bene osservando VIX e V-STOXX che in settimana hanno superato all’unisono la soglia psicologica dei 20 punti*. A spiazzare gli operatori sono stati principalmente due fattori. Il dato ISM manifatturiero USA di settembre che ha stupito tutti raggiungendo i 47,8 punti*, minimo dal giugno del 2009 e in peggioramento rispetto ai 49,1 punti* di agosto. Dato negativo poi confermato anche dall’ISM non manifatturiero sceso ben oltre le attese a 52,6*. In un contesto in cui sale il pessimismo degli operatori sulla crescita globale, come testimonia molto bene l’appeal dell’oro (bene rifugio per eccellenza) che YTD guadagna circa il 18%*, i dati USA negativi lanciano un allarme sulla fase del ciclo economico e sul rischio di recessione globale. Dinamica che ha generato forti vendite non solo in USA, ma ancor di più in Eurozona. La scure sui mercati del vecchio continente è arrivata poi giovedì scorso con l'avallo del WTO alla decisione di Donald Trump di imporre dazi per circa 7,5 miliardi* sui prodotti europei. Anche l’Italia è stata colpita per un totale stimato da Coldiretti di circa 1 miliardo*. Il nostro Paese infatti subirà dazi del 25%* su prodotti di punta, come pecorino romano, parmigiano reggiano, provolone e prosciutto. Comprensibile dunque lo scivolone che ha riportato il FTSE MIB, ma non solo, verso i 21.000 punti*. Sul fronte dei rendimenti dei Titoli di Stato e dello spread invece non ci sono stati grandi movimenti, anzi lo yield del decennale ha segnato nuovi minimi al di sotto degli 80 punti base*, mentre lo spread rimane sotto quota 145 punti*. Nel complesso dunque la reazione sull’azionario è apparsa eccessiva, ma comprensibile. Le incertezze crescenti sulla crescita globale, soprattutto europea, infatti tendono ad accentuare le reazioni degli operatori.

*Fonte dati: Bloomberg Finance L.P.

ANALISI TECNICA

Ftse Mib weekly 5Y

Giovedì 2 ottobre la volatilità ha investito il FTSE MIB che, con un rosso di oltre il 2,8%*, ha segnato la peggior seduta da inizio 2019. Un segnale che non può di certo essere ignorato e che richiama alla cautela. In tale scenario, mentre è probabile pensare ad un ritorno verso i 21.000 punti* del FTSE MIB, tale livello diventa il supporto chiave di breve, visto anche la presenza della media mobile 200 periodi. Il break di tale supporto genererebbe accelerazioni verso 20.600 e 20.000 punti*. Tra 20.000 e 19.600 punti* (ritracciamento di Fibonacci del 61,8% dell’up trend avviato a dicembre 2018) giace invece quell’area di prezzo che se infranta indicherebbe un cambio di sentiment del mercato. Al rialzo invece meglio attendere che la situazione si stabilizzi, cercando magari di sfruttare potenziali rimbalzi di breve da 21.000 punti*. Il segnale più importante però rimane quello sul break di forza di 22.357 punti*, con target verso i 23.000 punti*.

Ftse Mib daily
ULTIMO PREZZO MEDIA MOBILE 5 GIORNI  MEDIA MOBILE 50 GIORNI  RSI 14 GIORNI  VAR. % 5 ANNI
21.652,15 21.623,09 21.359,15 45,18 9,51
 

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