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FTSE MIB - ottobre nel segno della Bce

24 ott 2017 | 2 Minuti di lettura
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Questi primi indizi di autunno hanno visto la Banca Centrale Europea (Bce) fare il bello e il cattivo tempo sui mercati finanziari. A caratterizzare la dinamica dei listini azionari del Vecchio Continente sono state le richieste dell’autorità di Vigilanza dell’Eurotower sulla copertura dei crediti deteriorati.

Vigilanza e fine del Qe, la Bce alimenta le apprensioni del mercato

Le nuove norme della Bce sul tema Npl, per ora in fase di consultazione, prevedono dal primo gennaio prossimo criteri di accantonamento più stringenti per quanto riguarda le nuove sofferenze. Il dibattito su questo tema è stato aspro, in quanto secondo alcuni esperti può essere in grado di mettere in discussione la ripresa economica dell’Eurozona nonché il progetto di Unione bancaria che la Commissione europea vorrebbe completare entro il 2018. L’altro grande e attualissimo tema riguarda invece il dibattito sulla fine del Quantitative easing (Qe). In questo scenario, il vertice di politica monetaria in agenda questa settimana (giovedì 26 ottobre) potrà gettare una luce in più sull’argomento. Tante le aspettative nutrite dal mercato, soprattutto per quanto riguarda la conferenza stampa del Presidente Bce Mario Draghi. A circa due mesi dalla fine dell’anno l’interrogativo principale che si pongono gli investitori riguarda le modalità e le tempistiche che la Bce utilizzerà per dire addio al programma di acquisto delle attività finanziarie dell’Eurozona. L’insieme di questi elementi ha frenato la dinamica di Piazza Affari, facendo scendere l’indice FTSE Mib dalle vette che aveva da poco riconquistato con fatica dopo due anni.

*Fonte dati:

Bloomberg Finance L.P.

ANALISI TECNICA

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Ottobre non è stato un mese facile per Piazza Affari. Dopo aver solo accarezzato i massimi relativi toccati due anni fa, l’indice FTSE Mib ha visto riesplodere la volatilità che ha condotto le quotazioni ad una correzione grafica. Il principale indice italiano si è adagiato sulla parte bassa del canale 22.500-22.270 punti, prima di accelerare la dinamica ribassista ed avvicinare 22.000 punti. È a ridosso di quest’ultimo livello che può essere individuato un primo supporto, di matrice tecnica e psicologica, a controllo della fase attuale di mercato. Più in basso i successivi sostegni sono stimati a 21.900 e 21.830 punti. Dal punto di vista quantitativo l’analisi suggerisce un indebolimento delle forze rialziste sul mercato, con l’RSI e gli stocastici tornati in posizione neutrale. Rimane ora da valutare l’incognita temporale. Dall’analisi condotta su un time frame settimanale, la candela disegnata la prima settimana di ottobre aveva generato un pattern d’inversione ribassista, noto come bearish engulfing. L’insieme di questi elementi può indurre a pensare che Piazza Affari stia entrando in una nuova fase del proprio ciclo di mercato.

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