GENERALI: I risultati del primo trimestre non scaldano il titolo

La società venerdì scorso ha pubblicato i risultati del primo trimestre del 2018 che sono stati accolti piuttosto freddamente dal mercato. E questo nonostante i conti comunicati al mercato fossero leggermente sopra le attese degli analisti e in progresso a/a, confermando il positivo andamento delle performance industriali e finanziarie del gruppo. I premi lordi crescono complessivamente a/a del 2,5%* a 18.604 milioni*. Risultato trainato dal segmento Vita che balza del 3%* grazie soprattutto ai prodotti unit-linked (+9,9%*). I premi nel segmento Danni segnano un incremento del 1,4% a/a*, grazie sia alla linea di business Auto, che aumenta del 1,6%*, mentre quella Non Auto cresce dello 0,6%*. Il risultato operativo si attesta a 1.253 milioni (+4,9% a/a)*, trainato dal segmento Danni, in aumento del 14,1%*, grazie all’andamento del risultato tecnico. Stabile invece il risultato operativo del ramo Vita. L’Utile netto di gruppo si attesta a € 581 milioni, evidenziando una crescita dell’8,6%*. L’Operating RoE annualizzato è al 13,2%*, in linea con il target (>13%). Sul fronte patrimoniale, il Patrimonio netto si attesta a 25.731 milioni*, in crescita del 2,6% a/a*. Rafforzata anche la posizione di capitale con Regulatory Solvency Ratio al 211%* e Economic Solvency Ratio al 233%*. Soddisfatto il management. Il CFO Luigi Lubelli ha dichiarato che “guardiamo con ottimismo al resto dell’anno, che vedrà il completamento con successo del piano strategico”. Per quanto riguarda gli analisti, ricordiamo che di 20 che seguono il titolo (fonte Bloomberg), 11 hanno raccomandazione buy e 14 hold. Solo 5 consigliano di vendere. Il target price medio è 16,77 euro*, allineato ai prezzi attuali.

*Fonte dati: Bloomberg Finance L.P.

ANALISI TECNICA

Il titolo Generali dopo una fase laterale piuttosto prolungata, oltre ad aver fatto segnare nuovi massimi 2018, si è riportata sui livelli raggiunti nel dicembre 2015. I prezzi infatti dopo una fase di trading range tra la resistenza dei 16 euro* e il supporto dei 15 euro*, cominciata ad agosto 2017, ha fatto un minimo importante il 5 marzo. Minimo che si è trasformato in una bear trap, avendo poi i prezzi non solo invertito direzione, ma avviato un forte trend rialzista che ha portato il titolo a superare la resistenza dei 16 euro* e il precedente massimo Ytd a 16,48 euro*. Movimento ben descritto dalla trend line rialzista disegnata sui minimi del 5 marzo e del 4 aprile. I livelli da monitorare sono ora dunque due. Al rialzo sarà necessaria la rottura dei 17 euro*, con resistenze a 17,38 e 18,09 euro*. Al ribasso invece primi segnali negativi sotto 16,48 euro*, con supporto a 16 euro*. Sulla rottura dei 16, target a 15,47 e 15 euro*.