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Mercato del gas naturale in cerca di stabilità

7 nov 2017 | 2 Minuti di lettura
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Nel 2016 la produzione globale di gas è aumentata dello 0,7%* mentre le riserve mondiali sono cresciute dello 0,9 per cento*. A fronte di ciò la domanda è salita del +2%*, un trend guidato principalmente dalla forte domanda della Cina (+8,6%*) ma rafforzato anche dalla ripresa della domanda europea (+5,4%*).

Il nuovo paradigma domanda-offerta ha penalizzato la risorsa

A livello di scorte la Russia si conferma al primo posto per riserve di gas in quanto detiene il 25%* delle riserve mondiali. Tra i primi dieci Paesi per riserve di gas sei sono dell’Opec, con il 32%* delle riserve mondiali. Per quanto riguarda invece il maggior produttore di gas naturale al mondo, gli Stati Uniti, la produzione è leggermente diminuita (-3,2%*) interrompendo dunque la crescita decennale dovuta principalmente al boom dello shale gas. La diminuzione dell’offerta da parte degli Usa è stata comunque più che compensata dalla crescita della Russia, il secondo produttore mondiale. Questo paradigma è alla base della brusca flessione che ha interessato i prezzi della risorsa da inizio anno: -20%* circa. Con questa percentuale il natural gas si conferma la peggior risorsa di base di questo 2017. Infatti, mentre i corsi del petrolio hanno mostrato un solido trend di recupero rispetto all’anno precedente, il prezzo del gas ha disegnato una dinamica opposta. In questo quadro, gli analisti ritengono che nei prossimi mesi il prezzo del gas possa muoversi ancora sul filo dei 3 $*. Ad esempio, il consenso degli analisti censiti da Bloomberg prevede prezzi in area 3,20 $* per il 2018, mentre per il biennio 2019-2020 una stabilizzazione in area 3 dollari*.

*Fonte dati:

Bloomberg Finance L.P., EIA

ANALISI TECNICA

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Il Natural Gas è caratterizzato da un quadro tecnico debole di medio e lungo periodo che si è assestato solamente a cominciare dal mese di giugno sul baricentro trovato nel livello psicologico a 3 dollari. Il trend ribassista è evidente anche confrontando il chart giornaliero con quello settimanale. Si può notare infatti che la risorsa naturale è caratterizzata da un trend ribassista individuabile attraverso la trendline discendente di lunghissimo periodo, ottenuta unendo i top decrescenti del 24 febbraio 2014 e 9 dicembre 2016, ora transitante proprio presso area 3 dollari. Tale trendline funge da resistenza dinamica ed ha confermato la sua validità in occasione dei top decrescenti realizzati a cavallo fra maggio e settembre 2017. Allo stato attuale, la convergenza fra la resistenza di matrice dinamica ora descritta e quella psicologica di area 3 dollari potrebbe creare non pochi problemi al prezzo del Natural Gas, ostacolando la risalita delle quotazioni. A tal proposito, il livello target da monitorare su eccessi delle spinte ribassiste è stimato in area 2,76 dollari, livello già testato due volte nel corso dell’anno.

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ULTIMO PREZZO MEDIA MOBILE 5 GIORNI  MEDIA MOBILE 50 GIORNI  RSI 14 GIORNI  VAR. % 5 ANNI

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2,96 2,96 60,36 -14,07

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