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NATURAL GAS: Condizioni climatiche e scorte affossano il future a novembre

FOL
17 dic 2019 | 2 Minuti di lettura
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Nei mesi di novembre e dicembre dello scorso anno il future sul Natural Gas si era impennato quasi del 70%, ma quest'anno non sembrano esserci buone notizie. Dopo un forte rialzo ad ottobre hanno virato violentemente al ribasso. La ragione? Una pessima combinazione di tempo atmosferico e scorte.

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Importante la tenuta dei 2,2 dollari

Winter is coming, e questa volta per il Future del Natural Gas non sembrano essere buone notizie. Confermata invece la forte volatilità che il future esibisce nei mesi di novembre e dicembre, si pensi per esempio al rally dello scorso anno, quando il contratto quotato a New York aveva realizzato un’impennata di oltre il 70%* tra settembre e dicembre. Questa volta però i prezzi, dopo un forte rialzo ad ottobre hanno virato violentemente al ribasso portando il future a cedere, nel mese di novembre, circa il 25%*, passando così dal massimo di 2,9 dollari/MMBtu* a poco più di 2,25 dollari*. La ragione? Una pessima combinazione di tempo atmosferico e scorte.

La National Oceanic & Atmospheric Administration ha infatti diramato previsioni per un clima più mite in gran parte della nazione, aumentando ulteriormente il rischio di un eccesso di offerta. Le possibilità di temperature più calde del normale quest’inverno sono infatti aumentate nella maggior parte degli Stati Uniti, rispetto alle previsioni precedenti. Nel frattempo, la produzione USA è in forte espansione nei bacini di scisto ed è ben superiore alla domanda di riscaldamento e combustibili per centrali elettriche, contribuendo in maniera importante al crollo dei prezzi, nonostante il forte incremento dell’export. Comprensibile dunque il forte incremento negli Stati Uniti delle scorte di gas naturale a 3,591 Billion Cubic Feet nella settimana conclusa il 29 novembre scorso, circa il 20% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, secondo l'Energy Information Administration.

*Fonte dati: Bloomberg Finance L.P.

ANALISI TECNICA

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Situazione delicata per il Natural Gas che dopo aver infranto la trend line rialzista di medio periodo, costruita sui minimi di agosto e ottobre 2019 ha raggiunto i 2,2 dollari*. Da qui i corsi cercano il rimbalzo mettendo nel mirino la ex trend rialzista che ora funge da resistenza dinamica. Primo livello da recuperare dunque è quello dei 2,35 dollari*, per allontanare il pericolo di break del supporto chiave a 2,2 dollari*. Il segnale di cambio di sentiment di medio termine però arriverà probabilmente solo sul break al rialzo di 2,5 dollari*, dove si trova la media mobile 200 periodi e passa la trend ribassista costruita sui massimi del 6 novembre e 25 novembre. Al ribasso invece Il break in volatilità dei 2,2 dollari* darebbe un segnale negativo di prosecuzione al ribasso con primo target i 2,12 e poi 2 dollari*.

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ULTIMO PREZZO MEDIA MOBILE 5 GIORNI  MEDIA MOBILE 50 GIORNI  RSI 14 GIORNI  VAR. % 5 ANNI
2,35 2,30 2,46   46,01
-34,98
 

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