Nel 1° trimestre rallenta il PIL di USA ed Eurozona
Nella settimana appena trascorsa, gli investitori si sono concentrati sulle trimestrali (in particolare quelle del comparto tecnologico) e su diversi dati macro di rilievo. Stando ai dati Bloomberg del 28 aprile, delle 828 aziende statunitensi che hanno pubblicato i risultati del 1° trimestre 2023, il 54,22% ha registrato ricavi oltre le attese, mentre il 65,70% lo ha fatto per gli utili.
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Nella settimana appena trascorsa, gli investitori si sono concentrati sulle trimestrali (in particolare quelle del comparto tecnologico) e su diversi dati macro di rilievo. Stando ai dati Bloomberg del 28 aprile, delle 828 aziende statunitensi che hanno pubblicato i risultati del 1° trimestre 2023, il 54,22% ha registrato ricavi oltre le attese, mentre il 65,70% lo ha fatto per gli utili. Sul fronte dei dati macroeconomici, le attenzioni sono state rivolte principalmente alle rilevazioni del PIL statunitense ed europeo. Nei primi tre mesi del 2023, l’economia statunitense è avanzata dell’1,1%, sotto il consensus Bloomberg al 2% e al precedente 2,6%. Per quanto riguarda l’Eurozona invece, il Prodotto Interno Lordo si è attestato all’1,3%, sotto le previsioni dell’1,4% e al precedente 1,8%. Sul fronte delle Banche centrali sono da segnalare in particolar modo le parole di Isabel Schnabel, componente del board della BCE, la quale ha detto che non si può escludere un rialzo dei tassi da 50 punti base a maggio. Per quanto concerne il comparto bancario, da segnalare l’acquisizione di tutti i 103,9 miliardi di dollari di depositi e una maggioranza “sostanziale” dei 229,1 miliardi di dollari di attività di First Republic Bank da parte di JP Morgan.
APPUNTAMENTI MACRO
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Appuntamenti in calendario |
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Lunedì 01/05 |
Si conoscerà l’S&P Global manifatturiero USA di aprile (finale), oltre all’ISM manifatturiero di aprile. |
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Martedì 02/05 |
Saranno pubblicati gli HCOB PMI manifatturieri di Francia, Germania, Regno Unito, Eurozona (finali) e Italia. Per il nostro Paese si conosceranno anche i dati sull’inflazione di aprile (preliminare) e dell’Eurozona (aprile, preliminare). |
| Mercoledì 03/05 |
In USA, focus sull’occupazione ADP (aprile), sugli S&P Global dei servizi e composito di aprile (finale) e sull’indice ISM non manifatturiero (aprile). In serata, riflettori sulla riunione del FOMC. |
| Giovedì 04/05 | Si conosceranno i dati sugli HCOB PMI dei servizi e compositi di Francia, Germania, Eurozona, Regno Unito (finali) e Italia. Nel pomeriggio, appuntamento con la riunione della BCE e con le richieste di sussidi di disoccupazione USA dell’ultima settimana. |
| Venerdì 05/05 | Le principali attenzioni saranno rivolte ai dati sul mercato del lavoro in USA (aprile). |
Focus sulle riunioni di BCE e Fed
La settimana appena iniziata sarà particolarmente ricca sul fronte delle Banche centrali, su quello dei dati macroeconomici e su quello delle trimestrali. Guardando al primo punto, sono da segnalare le riunioni di Fed e BCE. Al momento della scrittura, i mercati si attendono un aumento dello 0,25% per entrambe le Banche centrali: con il 90,2% di probabilità per la Fed e con l’81% per la BCE. La questione sarà capire se il picco del costo del denaro è stato raggiunto. Per la Fed quello di maggio potrebbe effettivamente essere l’ultimo rialzo: il CME FedWatch Tool vede un intervallo del 5%-5,25% come massimo per il 2023. Per l’Eurotower il discorso potrebbe essere diverso, con gli analisti che si attendono tassi al 3,75% nell’anno. Su questo senso, molto dipenderà sia dall’indagine trimestrale sui prestiti che dal dato sull’inflazione di aprile (preliminare) attesa per il prossimo 2 maggio e stimata dal 6,9% al 7%. La data successiva da monitorare è quella del 5 maggio, quando si conosceranno le misurazioni sul mercato del lavoro USA di aprile. Le attese vedono Non-Farm Payroll a 175mila unità e una disoccupazione al 3,6%, che si confrontano con i precedenti 236mila unità e 3,5%. Veniamo infine alle trimestrali. Tra le più importanti tra USA e Italia sono da menzionare: Pfizer, Uber, Ford, AMD, Campari, Amplifon (2 maggio), CVS Health, Qualcomm, Poste Italiane, UniCredit, Leonardo, Enel (3 maggio), ConocoPhillips, Kellogg, Booking, Apple, Lyft, Coinbase, Ferrari (4 maggio) e Intesa Sanpaolo (5 maggio).NASDAQ-100: segnali positivi da trimestrali
Nella settimana appena trascorsa, gran parte delle principali società tech americane hanno pubblicato i risultati del 1° trimestre 2023. Al momento della scrittura e guardando i dati reperiti da Bloomberg, delle 46 società del NASDAQ-100 che hanno pubblicato i risultati dei primi tre mesi del 2023, il 73,91% ha sorpassato le stime degli analisti sui ricavi, mentre l’86,96% lo ha fatto per quello che riguarda gli utili. Da inizio 2023, le società del settore hanno dovuto fare i conti con una serie di licenziamenti dovuti in gran parte all’eccesso di assunzioni avvenute nell’epoca post-Covid. Stando al sito Layoffs.fyi, nel 2023 616 società tech hanno licenziato 184.101 persone: in tutto il 2022 questo dato si era fermato a 164.511. Inoltre, a causa dell’alto indebitamento questo tipo di aziende è particolarmente penalizzata dal rialzo dei tassi della Fed. Vediamo ora i risultati principali di Alphabet, Microsoft, Meta Platforms e Amazon. La società madre di Google ha registrato EPS a $1,17 e ricavi a $69,787 miliardi, superando le stime Bloomberg rispettivamente a $1,09 e $68,994 miliardi. Microsoft ha invece registrato utili per azione a $2,45 e un fatturato a $52,857 miliardi contro stime a $2,24 e $51,034 miliardi. Per quanto riguarda Meta Platforms, il gruppo ha segnato ricavi per $28,645 miliardi ed EPS a $2,01, contro attese a $2,01 e $27,668 miliardi. Infine, Amazon ha comunicato un fatturato di $127,358 miliardi e utili per azione a $0,31, con gli esperti che si attendevano rispettivamente $124,704 miliardi e $0,21. In questo quadro, sembra emergere con ancora più chiarezza l’importanza dell’intelligenza artificiale. Un report di Grand View Research mostra come questo mercato possa passare da $136,55 miliardi nel 2022 a $1.811,75 miliardi nel 2030.
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