NETFLIX: Terzo trimestre sopra le attese

Anche nell’ultimo mese, nonostante il forte ribasso registrato dai titoli FANG e dal NASDAQ 100, a causa dei timori sulla guerra commerciale e del rialzo dei rendimenti dei Treasury USA, che penalizza in particolar modo i titoli Growth, Netflix ha sovraperformanto. Merito anche dei risultati del terzo trimestre 2018. Torna dunque a sorprendere Netflix, dopo i conti deludenti del secondo trimestre, che ha visto aumentare l’utile per azione dai 29 centesimi* dello scorso anno a 89 centesimi* di dollaro, mentre i ricavi sono cresciuti del 34%* a 4 miliardi di dollari*, in linea con il consensus. Il fatturato streaming internazionale è salito a 1,97 miliardi (+49%*) e le vendite domestiche del 25%* a 1,94 miliardi*. Ma quello che ha stupito il mercato è stato il forte incremento degli abbonati, ben sopra le stime. Netflix ha conquistato 5,87 milioni* di abbonati in più a livello internazionale e 1,09 milioni* negli USA per un totale di quasi 7 milioni* di iscritti in più, +40%* circa rispetto alle attese dell’azienda, che ora ha toccato i 137,10 milioni* di iscritti complessivi. Sfidante anche la guidance societaria. Netflix infatti conta di accrescere di altri 9,4 milioni il numero degli abbonati, cifra maggiore delle stime ferme a 7,6 milioni di abbonati in più. Sul titolo gli analisti hanno una view positiva. Di 44 analisti che seguono la società (Fonte: Bloomberg) 27 consigliano il buy e 13 l’hold. Solo 4 raccomandano di vendere. Target price medio a 398 dollari* (+15%* di upside).

*Fonte dati: Bloomberg Finance L.P.

ANALISI TECNICA

Fase ad alta volatilità per Netflix. Infatti il titolo, dopo i conti ha tentato l’allungo, riportandosi sulla trend line ribassista di medio periodo, descritta dai massimi di luglio e ottobre, per poi ripiegare sul supporto in area 350 dollari*. Di fatto il titolo ad ottobre ha rimbalzato sulla media mobile 200 periodi ed ha recuperato i 329 dollari* (ritracciamento del 38,2% di Fibonacci dell’up trend avviato a dicembre 2017). I livelli da monitorare dunque sono la trend line ribassista e 385 dollari*, il cui break permetterebbe al titolo di mettere nel mirino i massimi storici a 423 dollari* e superiori. Al ribasso invece un segnale molto negativo arriverebbe al break dei 300 dollari*, dove passa anche la trend line rialzista di lungo corso descritta dai minimi del luglio e settembre 2016, poi confermata a dicembre 2017. In tal caso target a 272 e 248 dollari*.