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Piazza Affari: rally di Natale alle porte?

12 dic 2017 | 2 Minuti di lettura
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Dicembre è entrato nel vivo, un mese che storicamente ha sempre regalato grandi soddisfazioni agli investitori. Sarà così anche quest’anno?

I bancari spingono il listino italiano

Dicembre è entrato nel vivo, un mese che storicamente ha sempre regalato grandi soddisfazioni agli investitori. Sarà così anche quest’anno? Memori del rally che ha interessato i mercati nel dicembre dello scorso anno, gli operatori sono già occupati ad implementare strategie in previsione di eventuali sorprese. L’ingrediente principale questa volta potrebbe provenire ancora dagli Usa, dove la riforma fiscale di Donald Trump procede a passo spedito e dovrebbe veder la luce entro fine anno. In questo quadro, Piazza Affari ha messo a segno la miglior performance del Vecchio Continente (+1,4% a fine settimana), e ancora la migliore da inizio anno, grazie agli input di due importanti notizie: il compromesso raggiunto sul fronte Brexit e l’accordo per Basilea IV. Di particolare interesse proprio quest’ultimo punto, in virtù della sovraesposizione dell’indice sui bancari. Basilea IV prevede disposizioni più soft rispetto alle attese e quindi impatti inferiori sui bilanci degli istituti bancari. Niente per ora è stato deciso in termini di un eventuale trattamento differente dei titoli di Stato in portafoglio alle banche, una decisione che peraltro sarebbe molto temuta in Italia. Dal punto di vista tecnico, molti investitori si sono chiesti se il movimento rialzista dell’indice FTSE MIB di venerdì scorso possa rappresentare l’avvio dell’atteso rally natalizio, evento che statisticamente si verifica nella seconda metà del mese. A tal proposito, risulta interessante monitorare i volumi a conferma dell’impulso rialzista di venerdì del mercato e, soprattutto, quanto emergerà sugli altri listini europei, in particolar modo l’EUROSTOXX 50, che per ora rimane nel trading range in auge da metà novembre. Nel frattempo, in settimana sono attese anche le riunioni delle principali banche centrali tra cui Fed, Bce e BoE le cui decisioni potrebbero rimescolare le carte in tavola.

*Fonte dati:

Bloomberg Finance L.P.

ANALISI TECNICA

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Venerdì scorso l’indice FTSE MIB ha rotto la barriera psicologica dei 22.500 punti, arrestandosi poco sotto i 22.800 punti, dove risiede una resistenza statica e dove passa anche la ex trend line rialzista di medio termine, ora resistenza dinamica, descritta dai minimi del 30 giugno e 29 agosto. Questo importante movimento andrà poi confermato nelle prossime sedute con una prosecuzione dei corsi al di sopra dei 22.830 punti. Dall’analisi volumetrica emerge che venerdì scorso, sul breakout dei 22.500 punti, gli scambi sul mercato non erano stati particolarmente importanti (in media con quelli degli ultimi 12 mesi). Pertanto diventa cruciale monitorare i volumi sulla possibile rottura delle resistenze a 22.830 punti. L’analisi algoritmica non dà per ora segnali contrastanti con il movimento di prezzo. RSI è infatti al di sopra della linea intermedia dei 50 e ben sotto l’ipercomprato, il che evidenzia che i prezzi hanno potenzialmente ancora spazio di manovra al rialzo. Ricordiamo infine che particolarmente positivo sarebbe anche la rottura su EUROSTOXX 50 e DAX delle rispettive resistenze a 3.600 punti e 13.206 punti.

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ULTIMO PREZZO MEDIA MOBILE 5 GIORNI  MEDIA MOBILE 50 GIORNI  RSI 14 GIORNI  VAR. % 5 ANNI

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