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NIKKEI 225: Una nuova primavera per il Sol Levante

6 feb 2018 | 2 Minuti di lettura

Il 2018 promette di essere uno dei migliori anni della storia economica recente del Giappone. Il programma di riforme strutturali fortemente voluto dal Primo ministro Shinzo Abe dopo la rielezione dello scorso ottobre ha rilanciato l’economia del Sol Levante, contribuendo ad incrementare la produttività in diversi settori dell’economia e stimolando l’innovazione in aree strategiche come l’intelligenza artificiale, l’automazione industriale e la ricerca medica.

La manifattura torna a crescere a ritmi sostenuti

I c.d. “indicatori guida” dell’economia hanno confermato questa tendenza virtuosa. Ad esempio, a gennaio l’indice manifatturiero PMI del Giappone stilato da Nikkei Markit è salito a 54,8 punti*, rispetto ai precedenti 54 punti* del mese precedente. Secondo Joe Hayes, economista presso l’istituto IHS Markit, le nuove opportunità di business “sono salite al tasso più alto in quattro anni, sostenendo l’aumento più veloce della produzione dal febbraio del 2014”. Ma c’è anche dell’altro. Il combinato disposto fra congiuntura internazionale e le politiche monetarie perseguite dalla Bank of Japan ha contribuito a far ripartire la dinamica dei prezzi. “In un contesto di aumento dei prezzi delle commodities a livello globale, i costi input sono aumentati in modo notevole e di conseguenza le aziende manifatturiere hanno incrementano i prezzi al livello più alto dall’ottobre del 2008”, ha confermato IHS Markit. L’insieme di tutti gli elementi ora analizzati ha avuto riflessi positivi sul mercato azionario. II NIKKEI 225 infatti, la scorsa settimana ha toccato un massimo relativo molto importante a 24.129 punti. Dopo gli eccezionali risultati del 2017, il NIKKEI 225 resta conveniente. Il rapporto P/BV è vicino ai livelli raggiunti dopo la Crisi finanziaria globale e il P/E risulta a sconto rispetto agli altri principali mercati.

*Fonte dati:

Bloomberg Finance L.P.

ANALISI TECNICA

Il NIKKEI 225 ha avviato un robusto trend rialzista a giugno del 2016, invertendo direzione dopo che l’indice aveva raggiunto il minimo a 14.864 punti* il 24 giugno 2016. Importante è stata la rottura a settembre del 2017 della trend line ribassista di lungo periodo, descritta dai massimi delll'11 agosto e più volte testata a giugno e luglio 2017. Infatti il NIKKEI ha accelerato lungo la trend line ascendente di medio periodo costruita sui minimi del 8 settembre e del 29 dicembre. Movimento che ha portato l’indice giapponese a rompere la resistenza statica dei 23.000 punti e raggiungere i 24.129 punti (massimo dal 1991). Da qui i corsi hanno avviato una correzione che ha portato alla rottura del supporto importante dei 23.000 punti. Breakout avvenuto pure con volumi buoni e RSI sceso sotto il livello intermedio del 50. A questo punto una prosecuzione al ribasso porterebbe probabilmente il Nikkei sul supporto molto importante dei 22.261 punti (ritracciamento di Fibonacci del 38,2%). Per un recupero di forza invece sarà necessario il ritorno sopra 23.000 punti.

ULTIMO PREZZO MEDIA MOBILE 5 GIORNI  MEDIA MOBILE 50 GIORNI  RSI 14 GIORNI  VAR. % 5 ANNI
22.682,08 23.356,05 23.110,34 46,61 105,32

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