Weekly Note: mercati, focus resta su prossime mosse Banche Centrali
Le quotazioni dei principali indici di Borsa globali hanno mostrato una forte incertezza nelle ultime sedute. A guidare l’umore degli investitori continuano ad essere le Banche Centrali. Il Governatore della Federal Reserve, Jerome Powell, ha infatti dichiarato che l’istituto ha sul tavolo un rialzo dei tassi di interesse da 50 punti base nel meeting di maggio.
Scarica il PDF della Weekly Note - Settimana 28/04- 04/05
Le quotazioni dei principali indici di Borsa globali hanno mostrato una forte incertezza nelle ultime sedute. A guidare l’umore degli investitori continuano ad essere le Banche Centrali. Il Governatore della Federal Reserve, Jerome Powell, ha infatti dichiarato che l’istituto ha sul tavolo un rialzo dei tassi di interesse da 50 punti base nel meeting di maggio. Oltre a questo, l’istituto sarebbe pronto ad alzare il costo del denaro più velocemente del previsto in un quadro in cui il mercato del lavoro sarebbe surriscaldato. Le differenze tra le politiche monetarie di BCE e Federal Reserve si notano dall’andamento del cambio EUR/USD, che si è riportato sui minimi da marzo 2020. Non hanno aiutato a risollevare le quotazioni le parole del Presidente della Banca Centrale lettone, Martins Kazaks, che ha affermato come l’aumento dei tassi a luglio sia “possibile e ragionevole”, dichiarandosi anche d’accordo con il mercato, che prezza un totale di due o tre rialzi da 25 punti base nel 2022. A peggiorare il sentiment sui mercati vi è anche la diffusione dei contagi da Covid-19 in Cina. Dopo Shanghai infatti, i lockdown potrebbero arrivare anche a Pechino, con ulteriori ripercussioni negative sulla crescita globale. Per tentare di calmare i mercati, la People’s Bank of China ha affermato di voler sostenere maggiormente l’economia reale, in particolare per le piccole industrie e le imprese colpite dalla pandemia. Intanto continua la stagione delle trimestrali in USA. Secondo i dati FactSet al 22 aprile 2022, del 20% delle aziende dell’S&P 500 che ha pubblicato i risultati del 1° trimestre 2022, il 79% ha superato le stime sugli utili per azione, mentre il 69% ha oltrepassato le previsioni sui ricavi. Sul fronte della guerra tra Russia e Ucraina, è da segnalare come i Paesi occidentali stiano lavorando ad un nuovo pacchetto di sanzioni a Mosca. L’obiettivo della Commissione UE sarebbe infatti quello di ridurre la dipendenza da gas e petrolio russi dei due terzi entro fine 2022, azzerandola entro il 2027.
AGENDA MACRO
| Data | Appuntamenti in calendario | |
| Giovedì 28/04 |
Si conosceranno i dati sulla fiducia di imprese e consumatori italiani di aprile e il sentiment dei consumatori per l’Eurozona (finale, aprile). Le attenzioni si rivolgeranno poi all’inflazione tedesca di aprile (preliminare) e al PIL USA del 1° trimestre 2022. | |
| Venerdì 29/04 | Attenzione ai dati del PIL del 1° trimestre 2022 di Germania, Italia ed Eurozona. Per queste ultime due aree si conoscerà anche l’inflazione di aprile (anticipata). Lato USA, saranno rese note le rilevazioni su consumi e spese personali (marzo). | |
| Lunedì 02/05 |
Focus sull’S&P Global PMI manifatturiero di aprile per Germania, Francia, Eurozona, USA (finale) e Italia. Per gli Stati Uniti saranno pubblicati anche i dati sull’ISM manifatturiero di aprile. | |
| Martedì 03/05 | Attenzione all’indice dei prezzi alla produzione dell’Eurozona (marzo) e ai nuovi lavori JOLTs USA (marzo). | |
| Mercoledì 04/05 | Saranno resi noti i dati sull’S&P Global PMI dei servizi e composito (aprile) di Francia, Germania, Eurozona, USA (finali) e Italia. Attenzione poi all’ISM non manifatturiero e all’occupazione ADP (aprile) per gli Stati Uniti e alla riunione della Fed. |
Focus: settore bancario
Multipli banche sotto i riflettori dopo ultimi ribassi
Il settore bancario rimane interessante dopo i nuovi ribassi, che hanno fatto scendere ulteriormente i multipli a livelli più bassi. Come riportato in uno studio di inizio mese dell’Autorità Bancaria Europea, i rischi legati alla guerra tra Russia e Ucraina sono gestibili per gli istituti di credito, con il conflitto che non rappresenta una minaccia alla stabilità del sistema. Oltre a questo, i titoli del comparto potrebbero beneficiare della situazione di aumento dei tassi di interesse da parte delle Banche centrali, con la BCE che sembra intenzionata ad incrementare il costo del denaro tra i prossimi luglio e settembre. In questo quadro, appare interessante il Certificato Memory Cash Collect Express di Vontobel con ISIN DE000VV1CLJ9 e sottostanti BPER, Mediobanca e UniCredit. Con questo Certificate si può ottenere una cedola mensile di 1 euro condizionata al fatto che, alle varie date di valutazione intermedie, il prezzo dei titoli sia uguale o superiore alla Soglia Bonus. Il Certificate beneficia dell’Opzione Memoria, che consente all’investitore di incassare successivamente i premi non pagati, e dell’Opzione Autocallable, che prevede la scadenza anticipata se alle date mensili di rilevazione i sottostanti quotano come o più del Livello Autocall. A scadenza (22 aprile 2025), se il prezzo del Worst-of fosse pari o superiore alla Barriera, l’investitore riceverà il premio del periodo e quelli eventualmente conservati in memoria. Se il prezzo del Worst-of si dovesse trovare al di sotto della Barriera, il Certificato replicherà la relativa performance.Dai Fatti agli Effetti
Amazon: focus su conti 1° trimestre 2022
Il Fatto
Dopo la chiusura del mercato di oggi, 28 aprile 2022, Amazon pubblicherà i risultati del 1° trimestre del 2022. Il colosso dell’ecommerce si attende di raggiungere ricavi compresi tra i 112 e i 117 miliardi di dollari, mentre gli analisti si attendono un risultato a 116,3 miliardi di dollari. Per quanto riguarda gli utili, gli esperti si aspettano un risultato a 8,48 dollari per azione. Nella pubblicazione dei risultati dei primi tre mesi del 2022, sarà da monitorare l’impatto che avranno i problemi alle catene di approvvigionamento. Oltre a questo, saranno da tenere d’occhio le stime dell’azienda sul 2° trimestre dell’anno. Per il periodo, gli analisti vedono ricavi in aumento del 12% a/a a 126,4 miliardi di dollari, mentre gli utili per azione (adjusted) dovrebbero collocarsi intorno agli 11,22 dollari (-26% a/a). Sarà inoltre da vedere se nel periodo si svolgerà il Prime Day, come avvenuto nel 2021.
L'Effetto
Da un punto di vista grafico, le quotazioni di Amazon continuano ad essere inserite all’interno di una fase laterale in essere da luglio 2020. Le azioni si trovano tuttavia nei pressi di una zona particolarmente delicata, sui 2.800 dollari. Se questo sostegno fosse violato con forza, si potrebbe assistere ad un peggioramento della struttura tecnica del titolo, con i corsi che avrebbero la possibilità di tornare nei pressi dei successivi supporti a 2.460 dollari. Al contrario, verrebbe interpretato positivamente un apprezzamento oltre i 3.200 dollari prima, per poi passare alla rottura dei 3.400 dollari. In tal caso, le quotazioni avrebbero maggiori probabilità di raggiungere i top storici.
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Rischi
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